Nadir riceve in studio
La relazione di cura, sostegno, abilitazione che avviene fra la persona e il professionista, è sempre stata principalmente basata sullo scambio di parole, pensieri ed emozioni mentre si era posti l’uno di fronte all’altra, solitamente nello studio dello psicologo.
Nadir riceve anche ONLINE
Il mutare della società, il progredire della tecnologia e la recente crisi pandemica, hanno spinto molte attività umane a svolgersi a distanza, compresa l’attività psicologica. La relazione professionale psicologo-persona, se da un lato perde qualcosa nella mediazione tecnologica, dall’altra semplifica la possibilità di ricorre alle prestazioni psicologiche grazie alla flessibilità data dalla tecnologia che permette una migliore organizzazione del tempo e annullando lo spazio. Così se prima prima per recarsi dallo psicologo occorreva trovare lo spazio giusto all’interno delle attività quotidiane, il tempo per recarsi allo studio e naturalmente quello della seduta, ora con una semplice videochiamata fatta nella comodità della propria casa è possibile accedere al servizio psicologico per poter usufruire di: Sostegno • Valutazione e/o diagnosi • Riabilitazione cognitiva • Training e tutoring cognitivo.
Hai bisogno di aiuto psicologico?
Nella vita quotidiana viviamo spesso momenti di tristezza, rabbia, insoddisfazione, inadeguatezza legati a situazioni di stress, insuccesso lavorativo, insuccesso negli studi, mancanza di autostima, relazioni sentimentali, problemi di coppia, ansia da prestazione.
Magari possiamo anche sentire dei malesseri che non riusciamo a definire, oppure vediamo o ci rendiamo conto che abbiamo dei comportamenti che portano problemi, senza capire perché facciamo certe cose.
Alcuni periodi della vita possono essere particolarmente difficili da gestire, in particolare quando ci si trova in situazioni di stress, di blocco decisionale, di ansia, di tristezza, di disagio, di sofferenza, di disperazione, di lutto, di depressione. Qualsiasi cambiamento può essere vissuto come destabilizzante (cambiare casa, lavoro, sposarsi, avere un figlio, laurearsi, entrare in menopausa) e può essere accompagnato da vissuti depressivi o ansiogeni.
Richiedi informazioni
Rivolgersi allo psicologo significa chiedere un aiuto professionale per affrontare al meglio queste difficoltà e lavorare per raggiungere una condizione di sufficiente benessere psicologico. Per prima cosa occorre capire quale tipo di sofferenza o problema ci colpisce, da dove origina e come si può intervenire per migliorare la situazione. In Psicologia gli esami strumentali per comprendere l’origine di una sofferenza sono il colloquio clinico e i test psicodiagnostici. Questo processo di valutazione ci permette di capire dove occorre intervenire e come farlo.
Problemi e difficoltà trattabili
Ansia
L’ansia può avere diverse forme: generalizzata (diffusa e presente tutto il giorno), oppure essere una fobia specifica verso un oggetto o situazione.
I disturbi d’ansia sono legati a sensazioni di paura, preoccupazione, confusione, sensazione di non riuscire a respirare, nodo allo stomaco, tachicardia, etc.
e sono tra i disagi psicologici più diffusi.
Questi disturbi possono esprimersi anche attraverso gli attacchi di panico che sono dei picchi di ansia molto intesi caratterizzati dalla paura di morire, paura di impazzire, tachicardia, nausea, sudorazione, tremore, etc..
Posso essere diurni o notturni e sono tra i disturbi d’ansia più diffusi.
Un efficace trattamento psicologico, può aiutare a prevenire gli attacchi panico e costituire uno strumento utile per controllare in maniera, quanto più efficace possibile, i momenti acuti di crisi e di angoscia.
Problemi di coppia e familiari
La relazione di coppia è una situazione che può risultare molto complessa da vivere e gestire.
Durante un percorso di vita condiviso con un’altra persona, fatto di momenti cruciali come l’innamoramento, la sessualità, la convivenza, il matrimonio e i figli, non è facile mantenere un equilibrio fra le esigenze personali e della coppia.
Può quindi capitare che ci si trovi in difficoltà, si abbia bisogno di capirsi e riorganizzarsi, sia personalmente che come coppia.
A volte per fare questo c’è bisogno di chiedere un aiuto psicologico che possa aiutare a fare chiarezza e a favorire la crescita personale e della coppia.
Dipendenza affettiva
Quando si prova un bisogno emotivo, psicologico e fisico di stare vicino ad una persona credendo che senza di questa si starà male, se ne diventa dipendenti fino a rinunciare a sé stessi conformandosi totalmente ad essa nella speranza di non perderla.
Questo può portare anche a situazioni estreme di dipendenza, addirittura a situazioni di coppia dove possono esserci violenze psicologiche e/o fisiche, alle quali è difficile reagire o sottrarsi.
Difficoltà relazionali
Le difficoltà relazionali si riferiscono a tutti quei disagi che non riguardano solo la coppia, ma si presentano anche negli altri contesti della vita, come il lavoro, le amicizie, la famiglia di origine o i figli.
Questo può dipendere da vari fattori come una forte timidezza, oppure a interagire con gli altri in contesti in cui ci si sente giudicati.
Queste difficoltà sono però solitamente trattabili attraverso un lavoro psicologico fatto assieme a un professionista come uno psicologo.
Depressione
Chi soffre di depressione sperimenta angoscia persistente, perdita di interesse nelle attività sia quotidiane sia in quelle che normalmente danno piacere, perdita di energia, cambiamento dell’appetito, insonnia, ansia, minore concentrazione, indecisione, irrequietezza, senso di inutilità, senso di colpa o di disperazione, pensieri di autolesionismo o suicidio.
Esiste una correlazione tra ansia e depressione e spesso i due disturbi si presentano contemporaneamente.
Disturbi della Memoria
Alcuni dei sintomi più frequenti per i quali le persone tendono ad allarmarsi sono le difficoltà della memoria che, a volte, possono anche interferire con le attività quotidiane, oppure sono percepite come fastidiose o preoccupanti.
Questo può indurre il timore che si potrebbe trattare dei primi sintomi di una demenza.
Considerando tutte le età, spesso i disturbi di memoria possono dipendere da stati di affaticamento o depressivi.
In questo caso la memoria torna a funzionare normalmente quando spariscono le cause scatenanti.
Dalla mezza età in avanti le difficoltà nella memoria possono essere un sintomo di un inizio di decadimento cognitivo.
In questo caso si può intervenire attraverso specifici interventi di riabilitazione per compensare le perdite.
Disturbi dell’Attenzione
Solitamente questi disturbi sono tipici del neurosviluppo e associati anche alla sindrome di iperattività.
I sintomi appaiono prima dei 12 anni di età, durano almeno 6 mesi e causano problemi in almeno due contesti (ad esempio a casa, a scuola, al lavoro, negli hobby ecc.).
Queste sintomatologie vengono definite disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e può presentarsi in tre forme distinte che spesso hanno caratteristiche anche molto diverse tra loro: una con predominanza di disattenzione che ha pochi sintomi, o nessuno, di iperattività, irrequietezza e impulsività; un’altra caratterizzata soprattutto da iperattività; la terza presenta sia disattenzione che iperattività.
In altre età i disturbi dell’attenzione possono essere legati a periodi di particolare stanchezza o depressione, oppure dipendere da deficit neurologici.
In questo caso si può intervenire con specifici interventi di riabilitazione cognitiva.
Disturbi specifici dell’apprendimento
È un disturbo che si sviluppa durante gli anni della formazione scolastica ed è caratterizzato da persistenti e progressive difficoltà nell’apprendere le abilità scolastiche di base.
Per poter parlare di disturbi dell’apprendimento tali difficoltà devono presentarsi per almeno sei mesi, riguardano un gruppo di disabilità in cui si presentano significative difficoltà nell’acquisizione e utilizzazione della lettura, della scrittura e del calcolo.
La principale caratteristica di questa categoria è proprio la specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico e circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Cosa si può valutare
Personalità
Sintomi Psicologici
Decadimento Cognitivo
Attenzione
Memoria
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Interventi cognitivi
Riabilitazione Cognitiva
Consiste nell’utilizzo di varie strategie di intervento che permettono alla persona e alla sua famiglia, di affrontare deficit cognitivi dovuti a lesioni. Questo è un approccio individualizzato che persegue degli obiettivi significativi da raggiungere. Tale tipo di intervento è volto a migliorare la prestazione della persona nella sua vita quotidiana.
Training Cognitivo
Si caratterizza per un approccio specifico che consiste o nell’insegnamento di strategie o la pratica ripetuta con prove che misurano abilità bersaglio come memoria di lavoro, attenzione, inibizione, ecc.. Lo scopo è quello di potenziare funzioni cognitive specifiche che abbiano, possibilmente, una generalizzazione dei benefici.
Stimolazione Cognitiva
In genere sono attività di gruppo non strutturate, o parzialmente strutturate, rivolte agli anziani e il cui scopo è quello di favorire il funzionamento cognitivo e sociale.